La dislessia è un Disturbo Specifico dell’Apprendimento o DSA, che si presenta con una difficoltà nella decodifica dei testi. I bambini con dislessia hanno un’intelligenza nella norma, non hanno problemi sensoriali, psicologici, culturali o malattie neurologiche.

Di solito a 5 o 6 anni, in circa tre mesi  a scuola si imparano a leggere, con lo stupore dei genitori che dicono “guarda a Natale già legge”. Non per tutti i bambini è così: alcuni sembrano non imparare o lo fanno con molta fatica.

Ma come si riconosce la dislessia?

Sin dai primi mesi della scuola primaria nel bambino con dislessia si nota una certa lentezza nell’imparare a leggere: fa fatica a imparare l’alfabeto, confonde le lettere visivamente simili, come “p”, “q”, “d”, “b”, diverse solo per l’orientamento spaziale, oppure confonde le lettere con suono simile, come “f” e “v” o “t” e “d”.

Questo li rende lenti e imprecisi e li stanca molto nella lettura.La dislessia è un disturbo del neurosviluppo che non è dovuta a pigrizia del bambino né a incapacità degli insegnanti, ma è una modalità di “funzionamento” diversa e non compatibile con i sistemi di lettura fin’ora inventati, che vanno bene per la maggioranza ma evidentemente non per tutti!

Non basta certo che un singolo test di lettura per diagnosticare una dislessia, è necessaria una valutazione che escluda problemi cognitivi generalizzati, un’approfondita anamnesi che consideri la storia clinica e scolastica del bambino, escluda problemi sensoriali o ambientali che ostacolano l’apprendimento, ed è bene valutare anche i processi di scrittura e le competenze matematiche, per capire se sono presenti altri DSA.

Una diagnosi definitiva di dislessia non deve mai essere posta prima della fine della seconda classe della scuola primaria, per dare al bambino il tempo necessario per consolidare gli apprendimenti ed evitare falsi positivi. 

Per questo è importante rivolgersi ai professionisti che spesso formulano la diagnosi attraverso il lavoro di equipe, come accade nei nostri centri Anmic Riabilitazione: dove la valutazione viene fatta da neuropsichiatri infantili e psicologi in collaborazione con logopedisti e terapisti. I nostri centri, dopo la conferma della diagnosi, stabiliscono un percorso di ri/abilitazione e potenziamento che aiuti il bambino ad automatizzare alcune procedure, a leggere più velocemente, ad ampliare il numero di parole riconoscibili visivamente e a migliorare la comprensione del testo, affiancandosi nel percorso scolastico.

Infine ci piace ricordare che essere dislessico non compromette le opportunità di una vita piena, soddisfacente e di successo, ne sono esempio molti personaggi famosi come Albert Einstein, Steven Spielberg o Mika, che ci ricordano che a volte può esistere un proprio modo, speciale, di imparare.