Quando si parla di autismo si pensa immediatamente a bambini meno dotati e completamente disinteressati al mondo e  si diffondono false informazioni sulle possibili cause generando confusione e spavento nei genitori.

Di autismo è necessario parlare: uno sguardo informato e consapevole consente di affrontarlo nella maniera più adeguata; per questo, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’Autismo, vogliamo condividere con voi qualche informazione a riguardo.

La parola autismo deriva dal greco (autòs, sé stesso)e richiama le difficoltà comunicative e relazionali proprie di questa condizione: ogni caso è a sé, le manifestazioni possono essere estremamente eterogenee per tipologia ed intensità all’interno di un ampio “spettro” di disturbi.

I primi segnali compaiono già nella prima infanzia e interessano più aree:

  • comunicazione: i bambini con autismo spesso non sviluppano il linguaggio verbale e presentano difficoltà nel comprenderne il significato; le espressioni del volto, le tonalità della voce, l’alternanza dei turni con l’interlocutore non risultano di facile interpretazione.
  • interazione sociale: il deficit di comunicazione condiziona le relazioni sociali e la capacità di avviare e rispondere ad una interazione; dimostrano scarsa attenzione condivisa e apparente assenza di interesse verso i pari.
  • immaginazione: pensiero concreto e limitate capacità di astrazione caratterizzano lo stile cognitivo dei soggetti con autismo.
  • emotività: disregolazione delle emozioni e scarsa capacità di entrare in sintonia e di comprendere gli stati mentali altrui sono una delle manifestazioni principali della condizione autistica.
  • comportamento: disagi davanti al cambiamento, difficoltà a cambiare attività, necessità di routine stabilite riflettono la scarsa capacità di pianificazione, controllo e coordinazione delle attività cognitive e motorie.
  • livello cognitivo: il 30% dei soggetti con autismo presenta disabilità cognitive; altri presentano isole di abilità più o meno sviluppate.

Le cause del Disturbo dello Spettro Autistico sono tutt’oggi oggetto di indagine: riconoscere tempestivamente i segnali di uno sviluppo atipico e formulare una diagnosi precoce (entro i primi 2 anni) consente di avviare un percorso riabilitativo e terapeutico personalizzato e di migliorare la qualità della vita dell’individuo e della sua famiglia.

La diagnosi clinica si basa sull’osservazione del bambino e sull’uso di test riconosciuti e standardizzati, somministrati da professionisti sanitari competenti ed è premessa indispensabile per una presa in carico multidisciplinare e la progettazione di un intervento terapeutico che coinvolga anche la famiglia e gli altri caregivers.

L’istituto Superiore di Sanità ha stilato le linee guida per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti, raccomandando terapie evidence based e la progettazione di programmi di intervento basati sulle scienze applicate del comportamento, finalizzati a modificare il comportamento generale del soggetto allo scopo di sviluppare nuove capacità adattive e favorire migliori livelli di autonomia e di qualità della vita.

Particolari adattamenti dell’ambiente fisico e sociale oltre che l’inserimento di strumenti di comunicazione aumentativa alternativa possono migliorare il benessere delle persone con autismo e garantire una risposta adeguata ai loro bisogni educativi speciali.